ROMA - IL PONTE DEI SOSPIRI
IL PONTE DEI SOSPIRI - Sabato 23 settembre, ore 20
La proiezione sarà preceduta alle ore 19 dal live set di Ziv Jacob
Atrio della Stazione Termini di Roma
Sabato 23 settembre va in scena il Ponte dei Sospiri, progetto speciale di ri-musicazione dal vivo dell’omonimo film muto, proposto in prima assoluta per Enzimi 2006.
Nel grande atrio della Stazione Termini di Roma verrà proiettato quello che a pieno titolo è stato considerato il primo serial italiano, oltre che uno dei primi successi cinematografici nazionali. Girato nel 1921 da Domenico Gaido, Il Ponte dei Sospiri è un dramma di “cappa e spada” ambientato nella Venezia del ‘500 ed è diviso in quattro episodi: “La bocca del leone” (65 minuti), “La potenza del male” (68 min), “Il Dio della vendetta” (78 min) ed “Il trionfo dell’amore” (77 min.).
Il film “Il Ponte dei sospiri” è stato a lungo dimenticato da storici e critici fino alla sua ricomparsa nel 2004 alle Giornate del Cinema Muto di Sacile. La pellicola, duramente provata dai segni del tempo, ha ritrovato la sua bellezza originaria dopo un lungo processo di restauro durato cinque anni, curato dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale. Parte importante di questo lavoro è stato compiuto per individuare e ripristinare gli originari colori della pellicola, all’epoca tinta con bagni di colorante, scena per scena.
Nella serata speciale di sabato 23 settembre, i quattro episodi del film verranno accompagnati da quattro differenti sonorità musicali a partire dal jazz sperimentale del Bread and Tomato Trio di Gianluca Petrella, andando avanti con le contaminazioni contemporanee di Painè, proseguendo con i suoni futuribili dell’elettronica di Xcoast e per concludere con Antonio Coppola al piano, quasi un ritorno all’accompagnamento classico del cinema muto.
L’evento si svolgerà in un luogo insolito ed affascinante come quello della stazione Termini, trasformata da Enzimi in uno spazio per la creatività e la sperimentazione. L’interazione tra musica live ed immagini cinematografiche avverrà in modo del tutto originale, con le improvvisazioni dei musicisti ispirati dalle suggestioni dello schermo.
Precederà l’evento, il set elettronico di Ziv Jacob, artista israeliano che ha realizzato diversi progetti audio-video per l’etichetta di Tel Aviv Teder Music. La sua musica è caratterizzata dall’uso esclusivo di strumenti analogici, con suoni creati dal vivo senza l’aiuto di computer.
SCHEDA DEL FILM Il Ponte dei Sospiri
Regia: Domenico Gaido; soggetto e sceneggiatura: Giovanni Bertini dal romanzo “Le pont des soupirs” di Michel Zévaco; fotografia: Carlo Pedrini, Augusto Navone; scenografia e costumi: Domenico Gaido; interpreti: Luciano Albertini (Rolando Candiano), Antonietta Calderari (Imperia, la cortigiana), Onorato Garaveo (Scalabrino), Carolina White (Eleonora), Vittorio Pieri (il Doge Candiano), Armand Pouget (Foscari), Agostino Borgato (Bembo), Carlo Cattaneo (Aretino), Giuseppe Falcini (Sandrigo), Luigi Stinchi (Altieri), Bonaventura Ibañez (Dandolo), Romilde Toschi (Bianca, la figlia di Imperia), Italia Vitaliani (la dogaressa), Ria Bruna (Zanze), Pina Majelli; produzione: Pasquali-film, Torino; distribuzione: U.C.I.
TRAMA: La vicenda si svolge nel Cinquecento, nella Repubblica Veneta, dove si incrociano le storie di Scalabrino, gigantesco bandito dal cuore d’oro e di Rolando Candiano, nobile e coraggioso figlio del Doge di Venezia.
Nel Prologo, vediamo Scalabrino sedurre una non recalcitrante Imperia, prima fra le celebrate “cortigiane” di Venezia e lasciarla poi cavallerescamente libera: a sua insaputa – salvo il finale di prammatica – dall’incontro nascerà una figlia, che incontreremo nel corso del film. Rolando, per parte sua, tempo dopo, sta per andare a nozze con l’amata quando una congiura, ordita dai falsi amici Altieri, Bembo (si, proprio lui: il poeta, e non sarà l’unico personaggio storico messo in scena nel film) e Foscari, con la complicità di Imperia (innamorata di lui, e da lui respinta), facendolo falsamente accusare di tradimento, rovescia il governo del padre: entrambi vengono arrestati, il vecchio Doge viene accecato e abbandonato reietto nelle campagne, mentre Rolando viene gettato nei Piombi. Di qui evade, anni dopo, insieme a Scalabrino (arrestato nel frattempo), per scoprire che sua madre è morta povera e abbandonata, il potere è stato preso da Foscari e dagli altri congiurati e la sua fidanzata – credutolo morto – è andata sposa ad Altieri. Alleatosi con Scalabrino, Rolando – nella migliore tradizione del feuilleton – si vendicherà e riconquisterà la sua bella e il trono veneziano, attraverso una sequenza senza soste di intrighi e colpi di scena, nei quali non mancheremo di incontrare, fra gli altri, personaggi come Pietro Aretino e persino Giovanni dalle Bande Nere: questo ultimo, con estrema spericolatezza e in barba a ogni regola storiografica, lo vedremo morire ucciso in duello da Rolando.
All’inizio degli anni Venti il cinema italiano comincia a segnare il passo.
L’invasione del cinema americano, cominciata subito dopo la fine della guerra, si fa sempre più massiccia, ed anche altri paesi, segnatamente la Francia e la Germania, […] tendono ad occupare, con opere spesso interessanti, altre porzioni del mercato cinematografico
Ed è agli inizi del 1921, che la casa Pasquali di Torino, confluita già da tempo nella Unione Cinematografica Italiana, […] decide di portare sullo schermo il celebre romanzo di Michel Zèvaco “Le Pont des Soupirs”, affidandone la riduzione a Giovanni Bertinetti e la regia a Domenico Gaido.
Le cose vengono fatte in grande: Gaido che è più noto come pittore che regista, realizzerà con tocchi di profonda suggestione dei quadri magnifici, per la fedele ricostruzione ambientale cinquecentesca e per l’eccellente ripresa degli esterni, ritraendo dall’abilità degli operatori Pedrini e Navone pregevoli quadri pittorici di una Venezia in bianco e nero.
Per quanto riguarda l’interpretazione, la parte del protagonista, Rolando Cambiano, viene assegnata a Luciano Alberini, eccellente atleta circense formatosi all’Ecole de Pechin. […] per il ruolo di Eleonora verrà in Italia la statuaria Caroline White, un’attrice americana […] mentre nelle vesti – si fa per dire - della torbida cortigiana Imperia appare la uruguayana Antonietta Calderari.
Presentato in prima visione al Corso di Roma e contemporaneamente nei maggiori cinema d’Italia, il film incontrò un successo ininterrotto. Ognuno dei 4 episodi rimase in programmazione una settimana e l’affluenza del pubblico si moltiplicò quando la pellicola raggiunse i cinema più popolari.
Il ponte dei sospiri figura nei tamburini dei giornali di tutta Italia fino alla fine del muto ed oltre (ne fu allestita anche una versione sonorizzata agli inizi degli anni Trenta) e risultò, secondo gli esiti di un concorso bandito dalla rivista torinese “Al Cinema”, il quinto film nella classifica della popolarità; venne esportato in tutta Europa in Unione Sovietica, nelle Americhe.
Ebbe purtroppo varie difficoltà con la censura, che richiese la soppressione della scena dell’accecamento del Doge. Altri interventi riguardarono scene di carattere erotico, come l’apparizione di Imperia “che si denuda mostrando le forme posteriori al pubblico”, mentre la didascalia che recitava: “suscitò fremiti nella carne della cortigiana” dovette essere sostituita con un’altra “anche italianamente più corretta”.
Brani tratti da un saggio di Vittorio Martinelli
MUSICHE
1° episodio: LA BOCCA DEL LEONE
Il jazz sperimentale del Bread and Tomato Trio di Gianluca Petrella
Il gruppo opera sostanzialmente su brani originali di Gianluca Petrella, considerato uno dei migliori giovani trombonisti a livello internazionale. La loro musica si muove su grooves definitivamente ritmici, "entrando" ed "uscendo" dai territori tipici dell'improvvisazione.
Standard e materiale "sacro" non vengono toccati, ma esiste, impalpabile, un importante contatto con la tradizione jazzistica, che non viene mai persa di vista. Un energico e creativo combo, capace di far battere il piede e nutrire la mente.
2° episodio: LA POTENZA DEL MALE
Il set di Dj Painè
Dopo aver dato spazio alle sonorità classiche del jazz, approdiamo alla sperimentazione contemporanea attraverso il dj set di Painè, produttore eclettico, attivo dai primi anni '90 nella scena jazz-dance/funk/beakbeat/drum'n'bass/hip hop italiana. Painè è un grande turtablist cioè un vero musicista che suona con i piatti come strumento ed è anche un grande collezionista di musica del passato. Questo gli consente di creare dal vivo un mix di suoni dell’epoca contaminati con le sonorità più moderne in maniera del tutto improvvisata, garantendo uno spettacolo musicale e performativo di sicuro spessore e coinvolgimento.
3° episodio: IL DIO DELLA VENDETTA
L’elettronica di X-Coast
Raffaele Costantino e DJ Knuf, dj/producers tra i più attivi della scena romana, uniscono la passione per la musica black e l’esperienza come dj/selecter dando vita a un ensemble di creatività e ritmo che li pone al vertice delle produzioni elettroniche “made in Italy” di respiro internazionale.
Per la serata elaboreranno un complesso lavoro ad hoc, preparando a monte in studio sessioni jazz in pieno stile anni Venti create appositamente per le immagini e successivamente miscelandole dal vivo, attraverso l’elettronica, con campionature provenienti da dischi originali dell’epoca.
4° episodio: IL TRIONFO DELL’AMORE
Il pianoforte di Antonio Coppola
La serata si conclude con un omaggio alla nascita del cinema muto e al tradizionale modo di rimusicare dal vivo lo spettacolo attraverso l’improvvisazione tramite il pianoforte. Antonio Coppola incarna in sé questa tradizione e il desiderio di tramandarne lo stile dal 1975, divenendo specialista nella creazione, realizzazione e improvvisazione di colonne sonore per il cinema muto.
Acclamato ospite in tutto il mondo di festival cinematografici, rassegne e retrospettive, nonché consulente in ambito di ricerche e restauri di colonne sonore originali, Antonio Coppola riproporrà la sua esibizione per “Il ponte dei sospiri” già presentata nell’edizione 2004 del Festival “Le Giornate del Cinema Muto” di Sacile (Pordenone).